Figlia di un musicista, Josef Berger (1902-1983), e di un'insegnante, Therese Jany, morta nel 2001, fa la sua prima apparizione sul palcoscenico all'età di quattro anni, quando il padre la accompagna in un numero musicale al pianoforte. Un anno dopo inizia a prendere lezioni di danza, attività che tuttavia non riesce a completare. Passata alla recitazione, studia a Vienna alla scuola di Max Reinhardt. Nel 1957 l'aver accettato senza il consenso della direzione della scuola[senza fonte] un piccolo ruolo nel film La locanda dei tigli le costa il proseguimento degli studi. L'anno successivo entra a far parte come attrice giovane della compagnia del Josefstadt Theatre di Vienna, ma il suo interesse principale rimane sempre quello di recitare per il cinema. Una delle sue prime importanti partecipazioni in un film risale al 1960, in Der brave Soldat Schwejk, in cui recita al fianco di Heinz Rühmann.
Attrice fascinosa e versatile, a partire dal remake del celebre film di Fritz Lang Il testamento del dottor Mabuse (1962), per la regia di Werner Klingler, ha praticamente recitato in film di ogni genere, dall'esotico al western, dalla commedia alla spy story. Ancora giovanissima, nel 1963 in Italia viene diretta da Mario Camerini in Kalì-Yug, la dea della vendetta e, al fianco di Lex Barker, già Tarzan per il grande schermo, in Il mistero del tempio indiano. Chiamata a Hollywood intorno alla metà degli anni sessanta, appare nei western Doringo! (1965) di Arnold Laven e Sierra Charriba (1965) di Sam Peckinpah - che la dirigerà ancora in La croce di ferro (1977) - quindi in Quiller Memorandum (1966) di Michael Anderson, Combattenti della notte (1966) di Melville Shavelson, Il papavero è anche un fiore (1966) di Terence Young e L'imboscata (1967) di Henry Levin. Nel 1967 recita in coppia con Alain Delon, in Diabolicamente tua, ultima regia di Julien Duvivier. Partecipa anche alle produzioni tedesco-statunitensi De Sade (1969) di Cy Endfield e Intrigo in Svizzera (1976) di Jack Arnold.
La Berger lavora molto anche per il cinema italiano e per la televisione, in diversi film della commedia all'italiana quali ...e la donna creò l'uomo (1964) di Camillo Mastrocinque, Operazione San Gennaro (1966) di Dino Risi, Quando le donne avevano la coda (1970) di Pasquale Festa Campanile, Amore e ginnastica (1973) di Luigi Filippo D'Amico e Signore e signori, buonanotte (1976), ma anche drammatici, come Bisturi - La mafia bianca (1973) di Luigi Zampa, Ritratto di borghesia in nero (1978) di Tonino Cervi, e comici come Animali metropolitani (1987) di Steno. Al fianco di Marcello Mastroianni interpreta Le due vite di Mattia Pascal (1985) di Mario Monicelli.
Intrapresa in seguito la carriera di produttrice cinematografica, dal febbraio 2003 è presidente della German Film Academy, l'istituzione tedesca per il lancio delle nuove promesse del cinema europeo. Nella primavera del 2006 pubblica in Germania un'autobiografia dal titolo Ich habe ja gewußt, daß ich fliegen kann (Sapevo di poter volare).
Sposata nel 1966 con Michael Verhoeven, figlio del regista tedesco Paul Verhoeven, da non confondersi con l'omonimo regista olandese, dal matrimonio ha avuto due figli, Simon-Vincent (1972) e Luca (1979).